Le uve che lo compongono hanno vissuto un'annata dominata da bruschi cambiamenti climatici. Dopo la primavera fresca e piovosa, un'estate insolitamente calda ha permesso di recuperare il ritardo vegetativo, raccogliendo a metà agosto grappoli in ottima salute ma con rese inferiori alle previsioni.
La storia dell'annata si legge chiaramente durante l'assaggio di questa cuvée di Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) da solo mosto fiore, che ha riposato sui lieviti per almeno 60 mesi. Le note predominanti sono infatti riconducibili alla frutta leggermente immatura, condite da fini sensazioni "verdi": è un Franciacorta che evoca freschezza, brio, aiutato dal dosaggio parco (1,5 grammi per litro di sciroppo di dosaggio).
La sua matrice fresca e stuzzicante lo rende adatto ad abbinamenti impegnativi, dai salumi di bella grassezza come la mortadella al salmone selvaggio, fino a piatti di pesce d'acqua dolce come l'insalata di luccio o i filettini di pesce persico dorati.
Prodotto in 3.650 bottiglie e 205 magnum, il Franciacorta Brut 2012 si riconosce sullo scaffale dalla capsula decorata col pentagramma, omaggio al pianista Arturo Benedetti Michelangeli, ispiratore della nascita della cantina.